Calcoli e dati per la Programmazione 2020-22 – II parte
Stima dei P.O. necessari per l’Ateneo nel triennio 2020-22
Il punto da cui conviene partire, essendo ogni parte della programmazione strettamente legata alle altre, sono le risorse per le progressioni dei RU e dei PA abilitati. Alla chiusura della programmazione 2019 si possono stimare in circa 110 e 230, rispettivamente, il numero dei RU e dei PA abilitati di UNIPA1. Volendosi assicurare le percentuali prima richiamate (100% dei RU abilitati e 75% dei PA abilitati), nel corso del triennio sarebbero necessari circa 22 punti organico per le promozioni di tutti gli RU abilitati e circa 51,8 per quelle del 75% dei PA abilitati.
A partire da questi dati si può quindi stimare il numero di P.O. necessari per le chiamate di professori “esterni” (almeno il 20% del totale dei P.O. destinati alle chiamate dei professori), pari ad ulteriori 18,4 P.O., corrispondenti a 26 PA (dando la priorità, come avvenuto in passato, alle chiamate di associati, meno onerose per l’Ateneo).
Si può quindi passare a stimare il numero dei nuovi RTD che sarà necessario assumere per mantenere costante il numero dei docenti dell’Ateneo, partendo dal numero delle cessazioni previste nel triennio 2019-21. A tal fine si può fare riferimento ai valori indicati nella stessa delibera e nel Piano Strategico 2019-21, dai quali, sulla base delle considerazioni in nota2, mi sembra si possa pervenire alla stima di 125 cessazioni, per un totale di 106,1 P.O.. Avendo ipotizzato l’entrata in servizio di 26 nuovi PA esterni, si renderà quindi necessario reclutare 99 nuovi RTDa (29,7 P.O.).
Per completare il quadro dei P.O. necessari per la componente docente, si devono infine considerare le risorse per le proroghe e per il passaggio ad RTDb degli attuali RTDa, nonché quelle per il passaggio ad associato degli RTDb. Osservando la distribuzione degli attuali RTDa si verifica che saranno necessarie nel triennio 68 proroghe (13,6 P.O.) e 15 passaggi a RTDb (3 P.O.), per un totale di 16,6 P.O.. Inoltre, tutti gli attuali 59 RTDb otterranno nel corso del triennio il passaggio a PA, per cui serviranno altri 11,8 P.O.3.
Passando quindi alle nuove assunzioni di Personale TAB, dalla delibera sulla programmazione si rileva un numero di pensionamenti previsti pari a 103, non considerando le cessazioni del personale alle dipendenze dell’Azienda Policlinico e che risulta a carico dell’Ateneo solo per precedenti accordi (e al cui turn-over quindi deve provvedere l’AOUP laddove ne ravvisi la necessità). Ipotizzando che mediamente il nuovo personale venga reclutato con categoria C (cui corrispondono 0.25 P.O.), si perviene quindi a 20,5 P.O. necessari per assicurare un turn-over all’80%.
Infine, essendo opportuno prevedere la possibilità di progressione verticale per un numero ragionevole di unità di personale TAB, si può fare riferimento a 200 progressioni (su circa 1100 TAB impegnati a sostegno delle attività didattiche, di ricerca e amministrative dell’Ateneo), cui corrispondono nel triennio 10 P.O. (ipotizzando passaggi da cat. B a C o da cat. C a D).
In definitiva, il numero dei P.O. complessivamente necessari risulta pari a:
– 104 per professori (inclusi gli esterni ed i passaggi da RTDb), a fronte di un’attuale impegno di 42,6 P.O.;
– 46,3 per RTD, a fronte di un’attuale previsione di 52,6 P.O.;
– 30,5 per TAB, a fronte di un’attuale previsione di 16,8 P.O.
per un totale di 180,8 P.O. a fronte degli attuali 112.
Stima dei costi aggiuntivi per l’Ateneo per l’impegno di 180,8 P.O.
Procedendo nello stesso ordine seguito per la determinazione dei P.O. necessari, si può partire dal costo delle progressioni di carriera degli RU e dei PA dell’Ateneo, facendo riferimento all’ipotesi, come prima discusso, che tutti i concorsi vengano vinti da docenti interni all’ateneo. Essendo circa 12.000 € il costo medio annuo del passaggio da RU a PA e 18.000 € quello medio da PA a PO, il costo effettivo di 110 passaggi da RU a PA sarebbe pari a 1,320 MLN €, mentre quello di 172 passaggi da PA a PO (il 75% dei 230 abilitati) ammonterebbe a 3,096 MLN €, per un totale di 4,416 MLN €.
Il costo dei 26 PA da assumere a seguito di procedure riservate ad esterni sarebbe circa 1,896 MLN €, essendo circa 72.000 € il costo per l’Ateneo della chiamata di un nuovo PA.
Altrettanto semplice da stimare è il costo delle assunzioni di 99 RTDa, pari a circa 4,917 MLN € tenendo conto anche del recente aumento della retribuzione. E’ molto opportuno evidenziare invece che sarebbe nullo il costo incrementale delle proroghe e dei passaggi da RTDa a RTDb, essendo identica la retribuzione prevista per tali figure. Ovviamente, tale considerazione implica che non si debbano computare i risparmi di spesa dovuti alla cessazione di tale personale alla fine del contratto (essendosi appunto ipotizzato che nessuno di loro cessi dal servizio).
Per completare il quadro del personale docente, vanno infine considerati i passaggi da RTDb a PA, per un costo complessivo di 1,090 MLN €4.
Con riferimento al personale TAB, l’assunzione di 82 nuove unità di cat. C costerebbe all’Ateneo 2,632 MLN €, mentre le 200 ipotizzate progressioni verticali avrebbero un costo di circa 600.000 € (tenendo conto del costo medio del passaggio da cat. B3 o B4 a C1 e da cat. C3 o C4 a D1), per un totale di circa 3,232 MLN €.
In definitiva, l’incremento dei costi dovuti alla programmazione sarebbe pari a 15,550 MLN €, al termine del triennio, nel caso si impegnassero i 180,8 P.O. stimati, con la distribuzione indicata.
A questi costi vanno necessariamente aggiunti gli incrementi del costo del personale legati agli scatti stipendiali, che complessivamente determineranno nel 2022 un incremento dei costi di 4,527 MLN € rispetto ai valori attuali5.
Con riferimento alle cessazioni, sulla base dell’ipotesi prima discussa, nel triennio si dovrebbe verificare la cessazione di 68 PO, 48 PA, 9 RU e 203 TAB. Ipotizzando un costo medio a fine carriera di 140.000 € per i PO, di 100.000 € per i PA, di 80.000 € per gli RU e di 45.000 € per i TAB, si ottiene una riduzione dei costi del personale pari a 24,490 MLN € e, quindi, una riduzione netta di 24,490 – 20,077 = 4,413 MLN €.
Infine, per quanto riguardo gli incrementi stipendiali, si deve tenere conto del rinnovo del contratto (per i TAB) e degli incrementi ISTAT (per i docenti). E’ già noto che nel 2020 il costo del personale docente subirà un aumento dell’1% (la “coda” dell’effetto del contratto degli statali del 2018), pari a circa 1,1 MLN €, mentre sembra sia ancora in alto mare la trattativa tra Governo e sindacati per il rinnovo del contratto 2019-2021. Ipotizzando che tale contratto venga firmato nel 2021 (a tre anni dal precedente) e che preveda nuovamente un aumento del 3,5%, si ottiene un prevedibile incremento di circa 2,5 MLN € a partire dal 2021 dei costi del Personale TAB e, a partire dal 2022, un incremento del 2,5% del costo del personale docente (2,75 MLN €, che si sommerebbero ai precedenti 1,1 MLN €). In definitiva, i costi del personale dell’Ateneo subirebbero in questa ipotesi un incremento di circa 6,3 MLN € per i rinnovi contrattuali e gli incrementi ISTAT.
1 Tale stima è effettuata utilizzando la procedura descritta in questo articolo [link], scaricando dal sito ASN gli elenchi degli studiosi che hanno conseguito l’ASN dal 2012, separatamente per la II e la I fascia, e confrontandoli con quelli dei RU e dei PA in servizio presso UNIPA.
2 La delibera sulla programmazione riporta i valori di 49 e 41 cessazioni, rispettivamente, nel 2019 e 2020, corrispondenti a 41 e 34,5 P.O.. Comparando i dati riportati nel Piano Strategico 2019-21 si può prevedere che si tratti di 27 PO, 16 PA e 6 RU per il 2019 e di 22 PO, 16 PA e 3 RU per il 2020. E’ opportuno tuttavia rilevare che il numero di cessazioni previste per il 2020 nel Piano Strategico era inferiore del 20% circa rispetto al dato oggi riportato, probabilmente perché un certo numero di colleghi hanno già chiesto la cessazione anticipata. Tali valori prevedibilmente subiranno un ulteriore incremento, che può essere stimato nella misura del 10% (arrivando quindi a 45 unità) per il 2020. Infine, per il 2021 il Piano Strategico prevede 26 cessazioni (14 PO e 12 PA) per corrispondenti 22,4 P.O., che molto probabilmente subiranno una crescita ulteriore per le cessazioni non previste. Ipotizzando in questo caso un incremento del 20% si arriva quindi a 31 cessazioni e 28 P.O.. Si ottiene così un numero di cessazioni prevedibili nel 2019-21 pari a 49+45+31 = 125, per 106,1 P.O. (68 PO, 48 PA e 9 RU).
3 I dati sugli RTDa sono stati dedotti dal database CINECA, dal quale risulta che, degli attuali 81 RTDa, 9 completeranno il quinquennio (triennio da RTDa + proroga biennale) nel 2020, 4 completeranno il quinquennio nel 2021, 2 completeranno il triennio nel 2020 e la proroga nel 2022, 27 completeranno il triennio nel 2021 e 39 nel 2022 (per questi ultimi due gruppi la proroga potrà essere quindi programmata solo dopo il 2022).
4 Tale stima è effettuata considerando un incremento del costo per l’Ateneo di 22.000 € nel passaggio da RTDb a PA, che si riduce a circa 12.000 € nel caso dei 21 RTDb del Piano Straordinario 2018, per i quali il MIUR corrisponde un importo incrementato del 20% rispetto al costo base del contratto da RTDb, che verrà mantenuto anche nel successivo passaggio a PA.
5 Sebbene ci troviamo in una fase di transizione, con scatti che passeranno dalla cadenza triennale a biennale, tale passaggio sarà direttamente finanziato con risorse aggiuntive e pertanto si possono fare le previsioni “come se” gli scatti rimanessero triennali, senza ovviamente prevedere l’incremento di risorse che l’Ateneo si vedrà riconosciute. In questo modo si può facilmente prevedere che la totalità dei docenti dell’Ateneo riceverà uno scatto stipendiale nel corso del triennio, con l’eccezione dei colleghi che cesseranno dal servizio e di quelli che nel corso del triennio otterranno un avanzamento di carriera. Tenendo conto dei dati prima descritti e dell’attuale consistenza del personale docente nelle diverse fasce, si perviene quindi alla previsione di circa 260 scatti da PO, circa 310 scatti da PA e di circa 400 scatti da RU che, tenendo conto dei valori medi dell’importo dello scatto per l’Ateneo (circa 6.500, 5.000 e 3.500 per PO, PA e RU, rispettivamente) portano al costo complessivo di 4,527 MLN € prima richiamato.