Come è finita la “mia” vicenda concorsuale?
La domanda riportata nel titolo mi viene da un po’ di tempo posta con frequenza da tanti colleghi che, venuti a conoscenza in diversi modi della vicenda nata in conseguenza della mia partecipazione ad un concorso dell’Ateneo, mi chiedono come essa si sia evoluta e infine conclusa. Trattandosi di questioni che travalicano la vicenda specifica, credo sia giusto darne informazione con la massima trasparenza. Mi limiterò comunque a richiamare i passaggi principali, astenendomi da qualsivoglia commento e considerazione.
Dopo essere stato escluso dal rettore in quanto consigliere di amministrazione (marzo 2018) e avere presentato ricorso, il TAR ha respinto la mia richiesta di ammissione con riserva, condividendo la linea dell’amministrazione. Il CGA (luglio 2018) ha però ribaltato questa decisione, con una chiara ordinanza presidenziale che mi ha ammesso con riserva, dichiarando che l’articolo di legge in questione non poteva dare luogo a letture estensive (decisione poi confermata in sede collegiale dal CGA).
Il concorso, al quale oltre me partecipava un’altra collega del dipartimento, è stato vinto dal sottoscritto (settembre 2018), senza che tuttavia riuscissi a prendere servizio, essendo stata la procedura sospesa dal rettore in attesa della sentenza di merito.
Il TAR (Luglio 2019) ha confermato in sede di merito la propria linea precedente, respingendo il mio ricorso. Dopo la sentenza del TAR è stata quindi riconvocata la Commissione del concorso di cui ero inizialmente risultato vincitore, che ha indicato come vincitrice l’altra collega partecipante (Ottobre 2019).
Il Dipartimento di Ingegneria aveva intanto proposto il bando di un altro concorso per il SSD cui appartengo (marzo 2019), al quale abbiamo partecipato gli stessi due docenti del precedente da cui ero stato escluso (avevo intanto presentato le dimissioni da consigliere, rimuovendo l’incompatibilità che l’Ateneo riteneva sussistere). In questo nuovo concorso la Commissione, effettuata la valutazione comparativa, ha indicato il sottoscritto come vincitore (Novembre 2019) e pertanto, dopo la proposta di chiamata da parte del Dipartimento, ho infine preso servizio come professore ordinario (Dicembre 2019).
Credo sia opportuno evidenziare che in questo momento avrei ancora la possibilità di presentare appello contro la sentenza del TAR che non ha accolto il mio ricorso contro l’esclusione operata dall’Ateneo (ritengo con buone probabilità di successo, dato il chiaro orientamento espresso dal CGA nella fase di sospensiva ed in altre analoghe situazioni). Il mio interesse al ricorso infatti permarrebbe, nonostante l’avvenuta presa di servizio come ordinario, sia perché sia detta una parola definitiva sulla vicenda, sia per provare ad ottenere un risarcimento dall’Ateneo. Ho tuttavia deciso di non procedere in tal senso esclusivamente perché, dopo la mia esclusione, quel concorso è stato vinto da un’altra collega e non sarebbe eticamente corretto mettere in discussione per la collega tale risultato esclusivamente per ragioni di principio o di puro carattere risarcitorio, avendo intanto raggiunto il ruolo di ordinario vincendo un altro concorso.